La Cyber Jihad dell’ISIS

Questo e-book inizia con un aggiornamento di quattro capitoli sulla comunicazione (non solo) o-line dell’ISIS, alla luce degli sviluppi militari e geopolitici di questi ultimi mesi e dei (molti) documenti nuovi emersi e raccolti. La domanda successiva che ci siamo posti è abbastanza semplice e partiva da alcuni presupposti: la straordinaria ramificazione di rete degli attivisti e dei supporter, la presenza di un vero e proprio network globale, la conoscenza di sofisticati sistemi di crittografia, il know-how del cd. «esercito elettronico siriano» (una delle migliori reti hacker a livello globale) e di molte reti collegate che abbiamo cercato di mappare.

Ci siamo chiesti come tutta questa rete, oltre che per la propaganda, potesse essere usata per alcune attività specifiche: il finanziamento delle cellule all’estero e lo spostamento di denaro, e l’organizzazione logistica.

L’inchiesta che segue racconta quello che ho trovato e collegamenti iportanti con reti di riciclaggio e contraffazione a livello globale.
Come ho specificato «in questa versione pubblica di questa parte di ricerca volutamente ometterò alcuni passaggi. Questa vuole essere un’inchiesta con l’obiettivo di descrivere e contribuire a spiegare un fenomeno ed un sistema (uno dei sistemi) di finanziamento e soprattutto di spostamento di denaro in modo molto difficilmente rintracciabile attraverso un’esperienza – in questo caso diretta e personale – e non vuole essere un vademecum per nessuno, né un invito «a fare altrettanto».

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